Conto corrente, inizia l’era dei controlli con delega fiscale: i contribuenti tremano

Tempi duri per i cittadini italiani, quello che attende milioni di contribuenti è qualcosa di davvero inaspettato.

Un nuovo strumento pronto a indagare in quelle che sono le informazioni degli stessi cittadini. In questo caso specifico il discorso è legato prettamente ai contribuenti, con la nascita di una nuova modalità di azione, per cosi dire, da parte del Fisco. Pensiamo a quello che succede ogni anni quando si parla di tasse, scadenze e quant’altro. Oggi le cose potrebbero in un modo o nell’altro cambiare. I cittadini, per l’appunto temono inattesi risvolti.

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L’Agenzia delle entrate all’attacco – informazioneoggi.it

L’Agenzia delle entrate, infatti, ha deciso di passare all’attacco per quel che riguarda le nuove modalità attuabili per arrivare a stanare quanti non si dimostrano corretti e puntuali nel pagamento delle tasse. Pensiamo dunque all’evoluzione che tale situazione potrebbe avere.

Un nuovo sistema, assolutamente innovativo, sarebbe pronto a fare il suo esordio. Non parliamo di sole tasse non pagate ma anche di tutto ciò che di anomalo può, per esempio, manifestarsi attraverso il monitoraggio dei conti correnti degli stessi italiani.

Secondo gli stessi addetti ai lavori tale sistema rivoluzionerà in tutto e per tutto lo stesso settore specifico nel nostro paese. I controlli saranno quindi molto più veloci, cosi come anticipato e per i cittadini italiani, per i contribuenti, ma non solo, potrebbero aprirsi scenari non di certo felici.

Secondo i dati forniti dallo stesso Governo, negli ultimi quattro mesi secondo attente analisi sarebbero emersi ben 1936 casi di evasione fiscale. Parliamo nella maggior parte di lavoratori in nero o di imprenditori e lavoratori autonomi. In più casi parliamo di soggetti assolutamente lontani dalle stesse maglie del Fisco.

Lo strumento in questione si chiama “anonimetro” e contribuirà nel tempo a rinforzare le stesse maglie dei controlli da parte dell’Agenzia delle entrate. L’innovazione, per certi versi, dovrebbe riguardare la capacità da parte dello Stato di prevedere, in qualche modo le mosse di un potenziale evasore.

Conto corrente, inizia l’era dei controlli con delega fiscale: i dubbi dei contribuenti

Il dubbio principale da parte degli stessi contribuenti riguarda la possibilità che possa attivarsi un sistema che prevede prelievi forzosi da parte della stessa Agenzia delle entrate, direttamente dai conti correnti degli interessati. In merito a questa specifica possibilità il viceministro dell’Economia Maurizio Leo è intervenuto in commissione Finanze al Senato sulla delega fiscale:

Tutte le voci su un prelievo forzoso in atto sono infondate, in quanto c’è un meccanismo che proviene dal codice di procedura civile e può essere applicato a tante altre ipotesi, non soltanto quando si tira in mezzo lo Stato. Se il contribuente viene considerato evasore è perché non ha pagato un’imposta e il fatto è stato accertato dal giudice, ma anche quando non ha presentato ricorso. In tal caso – conclude Leo –  l’Agenzia delle Entrate/Riscossione può chiedere alla banca tramite le procedure informatiche il pignoramento presso terzi.

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