“Una ferita che si è riaperta” Alberto Matano lo confessa per la prima volta

Alberto Matano ha deciso di parlare della propria vita privata confessando un evento drammatico che si è riacceso all’improvviso: ecco di cosa si tratta.

Il conduttore de La Vita in Diretta è ormai un punto di rifermento importante per il pubblico italiano. Anche per questa ragione, e per la fiducia che i telespettatori gli stanno dando, Matano ha deciso di parlare apertamente anche di questioni che riguardo l’aspetto più intimo della propria vita.

Alberto Matano: confessa ferita riaperta
Alberto Matano (Fonte foto: Ansa) – Freecronaca.it

Da anni è uno  dei volti principali in casa Rai, ma solo negli ultimi tempi è riuscito a fidelizzare il pubblico. Alberto Matano deve tutto al grande successo ottenuto con La Vita in Diretta, format che lo ha portato ad essere visto come una persona di famiglia per tantissime persone che accendono la tv nel pomeriggio.

Il conduttore di recente ha rilasciato un’intervista al settimanale Oggi ed ha parlato non solo della sua carriera, ma anche della sua vita privata e di quando è stato vittima di bullismo. Un ricordo che si è riacceso di recente, precisamente quando in parlamento e in tutta Italia si discuteva sulla legge contro l’omofobia.

Alberto Matano vittima di bullismo: il racconto dopo la legge sull’omofobia

Nel corso dell’intervista rilasciata al magazine Oggi, Alberto Matano ci ha tenuto a precisare di aver voluto appositamente mantenere riservata la sua sfera privata quando era un giornalista del Tg1. Il coming out a La Vita in Diretta è arrivato dietro a un rapporto di fiducia stabilito con il suo pubblico.

“Raccontiamo l’Italia e ho pensato che fosse giusto raccontare con onestà anche me stesso”, ha detto Matano durante l’intervista. Tuttavia, la spinta per esporsi pubblicamente è arrivata quando in Parlamento si discuteva sul DDL Zan, una legge respinta al Senato e che prevedeva l’inasprimento delle pene contro i crimini e le discriminazioni contro gli omosessuali, transessuali, disabili e donne.

Per il giornalista è partito tutto quando era un ragazzino ed andava a scuola, dove è stato vittima di bullismo da parte dei suoi coetanei. Matano ha raccontato che è cresciuto tardi, all’età di 16 anni era alto 1 e 60 ed era il più esile di tutti.

“E poi c’è stata la legge sull’omofobia che in quei giorni era in discussione in Senato. – ha aggiunto Matano – Ho sentito un calcio nello stomaco, una ferita che si è riaperta. Ho avvertito il bisogno di dire la mia. – ha proseguito – Questo è stato il motore di tutto. E poi è arrivata l’unione civile con Riccardo Mannino e la scelta di continuare a parlare pubblicamente del suo aspetto privato.

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